Gian Carlo Delgado Ramos
Latinoamerica e tutti i Sud del mondo
No. 85 Vol. 4. Italia, 2003.
http://www.giannimina-latinoamerica.it/archivio/archivio.htm
Storicamente il saccheggio di risorse naturali e lo sfruttamento dei popoli latinoamericani come fondamento dell'accumulazione di capitale è stato un elemento cruciale nella geopolitica imperiale del continente americano sia che si parli della Colonia spagnola, sia della Pax americana. Da questo punto di vista, le peculiarità spazio-territoriali1 della regione hanno finito col disegnare le linee più adeguate di subordinazione, in un quadro di correlazione di forze di potere contraddittorie che cercano le migliori opportunità di stimolo di tale accumulazione di capitale a favore dei principali gruppi di potere economico.
Negli ultimi anni, la proiezione geoeconomica e geopolitica statunitense, in particolare riguardo alla “sua” zona immediata -che si apre come un ventaglio, coprendo per lo meno il Messico, il Centroamerica e la Colombia -va rivelando schemi di sempre maggiore spoliazione sistematica, che le consentirebbero di allineare l'emisfero alle necessità imperiali delle prime decadi del Xxi secolo. Dal Trattato di libero commercio del Nord America [Nafta] si vuole passare quindi alla [con]formazione di quello che il Presidente del Messico, Vicente Fox, ha denominato Plan Puebla Panamá [Ppp]; però ancora di più, al consolidamento di un'Area di libero commercio delle Americhe [Alca], nella quale si riconfermerebbe, ulteriormente, la Dottrina Monroe, nel senso letterale di “America per gli americani”.